IL DOCENTE NOVELLO VIRGILIO IN UN MONDO GLOBALE PER CONTRASTARE L’ANALFABETISMO FUNZIONALE: EMERGENZA NAZIONALE!
Da ricerche internazionali risulta che il 71% della popolazione italiana si trova al di sotto del livello minimo di comprensione nella lettura di un testo di media difficoltà. Solo il 20% possiede le competenze minime per orientarsi e risolvere, attraverso l’uso appropriato della lingua italiana, situazioni complesse e problemi della vita sociale quotidiana. Basterebbero queste due percentuali per far scattare l’emergenza sociale. La lingua, infatti, è il presupposto indispensabile per lo sviluppo culturale ed economico dell’individuo e della collettività. Una nuova indagine rileva che la maggior parte degli italiani a stento riesce a comprendere la posologia di un farmaco, il 5% non capisce quanto scritto sul bugiardino. La metà degli italiani, poi, non è in grado di discernere le informazioni su un foglio di istruzioni.
È il nuovo analfabetismo che avanza e che, a differenza di quello classico di chi non sapeva né leggere né scrivere, si è fatto più subdolo: è quello di chi sa leggere, ma non comprende. Scientificamente si chiama analfabetismo funzionale e designa l’incapacità di un individuo di usare in modo efficiente le abilità di lettura, scrittura e calcolo nelle situazioni della vita quotidiana.
È URGENTE QUINDI INVERTIRE LA MARCIA!!!
Come?
Partendo dalla Scuola e dal ruolo del docente. La qualità della Scuola ha un rapporto diretto con lo sviluppo. «Investire sull’istruzione vuol dire aumentare il Pil: l’educazione non è solo un diritto acquisito ma un bene da far crescere» spiega Roberto Gulli, presidente di Pearson.
In un mondo che cambia così velocemente e ha interconnessioni sempre più intense con il mondo globale è necessario un aggiornamento continuo in tutte le stagioni della vita.
INVESTIRE SULLA SCUOLA SIGNIFICA SOPRATTUTTO INVESTIRE SUI DOCENTI.
Investire sui professori non significa solo aumentare i salari: bisogna dare loro maggiore riconoscimento sociale e dei benefits culturali, agevolazioni sui libri, sui teatri, sui musei. La possibilità di tenersi aggiornati per avere alti livelli d’insegnamento.
Creare quindi una comunità professionale a cui la società civile, lo Stato, il mondo delle professioni e del lavoro restituisce dignità, consentendo una serie di agevolazioni:
- Ingressi gratuiti nei musei, alle mostre, ai convegni nazionali e internazionali.
- Sconti sull’acquisto di libri, saggi, musica e strumenti multimediali.
- Porte aperte nelle aziende e negli enti locali con possibilità di stage osservativi per docenti.
- Creazione di un forum europeo per scambi di docenti con altri Paesi, con l’utilizzo dell’anno sabbatico di studio retribuito.
- Aprire le porte dell’editoria scolastica ai docenti che dirigono la propria azione didattica e metodologica verso contenuti innovativi e digitali, innescando un processo di valorizzazione nei confronti di coloro che non smettono, nella propria carriera professionale, di innestare riflessioni culturali sempre più in sintonia con i nuovi modelli educativi e formativi.
- Creare un sito internet a cui i docenti, le scuole, i consigli di zona e i centri di aggregazione di vario tipo possono segnalare opere di particolare rilevanza educativa finalizzate al coinvolgimento di vari strati sociali e intergenerazionali.
Solo in questo modo è possibile pensare ad una classe di docenti intesa come comunità di pratica che contrasti ogni forma di analfabetismo di ritorno e dia la possibilità ad una classe professionale di sentirsi protagonista del cambiamento, attivando al contempo energie culturali e professionali da innestare nel territorio, a beneficio della comunità e di tutta la società civile.
In questo senso, la spinta a sentirsi protagonisti diventerà viva e feconda spingendo al riconoscimento del merito e alla possibilità di incidere, come già avviene per altre categorie professionali economico produttive, nel sistema decisionale e di governance del proprio Paese e dell’Europa in generale.