“Ripensare le opportunità educative”, il nuovo libro della Liuc

Fonte: Informazioneonline.it

Il tema delle opportunità educative e della sinergia tra scuola, università e impresa, per ridefinire i percorsi di formazione e favorire l’incontro tra le richieste delle aziende ed i profili in uscita dei laureati, che spesso faticano a conciliarsi. Un percorso caratterizzato a volte da problematiche e contraddizioni ma anche da prospettive stimolanti.

Su questi temi si concentra il nuovo lavoro di ricerca realizzato per la collana Università Cattaneo Libri di Guerini Next, dal titolo “Scuola, università e impresa – Ripensare le opportunità educative”, a cura del professor Michele Puglisi, Direttore del Cared, il Centro della Liuc che coordina la collaborazione tra l’Università e il sistema scolastico e del professor Luciano Traquandi, docente Liuc di psico sociologia aziendale. Il libro è nato dal contributo tra dirigenti d’azienda, docenti e professionisti.

“E’ un libro nato in maniera casuale dopo un tavolo di Confindustria a Roma, lo stimolo di approfondimento da cui è stato avviato un cantiere rigoroso e coinvolgente di ricerca sui modelli di apprendimento – afferma il rettore Federico Visconti – è un volume che mette dei mattoni alla costruzione del ruolo dell’università che deve essere vicina alle famiglie agli studenti e a quella filiera che va dalle imprese alle istituzioni”.

Spiega il prof. Michele Puglisi: “E’ un testo cresciuto strada facendo grazie al lavoro di squadra, sono stato molto motivato da Visconti ad affrontare il tema della crescente attenzione ai sistemi educativi come pilastro della crescita di un paese, della centralità dei processi educativi; da tempo scuola e università non sono più le uniche agenzie informative della nostra società ma hanno un’opportunità storica straordinaria, quella di tornare ad essere dei punti di riferimento per la costruzione della propria identità, favorendo il pensiero critico”.

Sono tre le parole chiave: scuola, università e impresa: “Tre realtà in equilibrio instabile che non dovranno mai fondersi insieme – sottolinea Luciano Traquandi – abbiamo provato a mettere sul tavolo scenari diversi: capire dov’è la progettualità a partire dalla diagnosi, verso che mondo andiamo? Ci sono pericoli importanti, il primo è quello tecnologico, un’arma a doppio taglio. Inoltre, c’è il rischio incombente della perdita dei riti di passaggio non si capisce più se un laureato è ancora in fase di preparazione o se è già un lavoratore, i contorni sono sempre più sfumati e sempre più indistinti”.

Lorella Carimali, docente, finalista italiana al Global Teacher Prize evidenzia: “Per me la Liuc è una casa, un punto di incontro tra università e imprese. Quando la Bocconi mi corteggio scelsi la Liuc – afferma – ho scritto la prefazione a questo libro al rientro da Dubai quando sono stata selezionata tra i cinquanta migliori insegnanti su 40mila candidati al mondo e solo 33 paesi erano rappresentati tra cui l’Italia. Sono stata fatta ambasciatrice nel modello educativo di didattica della matematica che rappresenta il pensiero critico adatto ai ragazzi di oggi e di domani. Sicuramente ritengo vada rivisto il ruolo dell’insegnante che non deve occuparsi solo di trasmettere conoscenze, altrimenti in futuro sarà sostituito dai robot”.

Nel volume vengono affrontati anche l’importanza delle soft skills, la formazione all’information literacy, il debate come modalità didattica innovativa, l’alternanza scuola-lavoro, il ruolo del career service delle università per l’inserimento dei laureati nel mondo del lavoro, grazie al contributo dei dirigenti scolastici Cristina Boracchi (Liceo Crespi), Nadia Cattaneo (ITE Tosi) e Daniela Lazzati (ITCG Maggiolini di Parabiago) che hanno collaborato alla realizzaione del libro.

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